Da Balaka a Nsanama spinta dall’amore verso i più deboli

 

Sappiamo tanto di suor Giovanna e della sua scuola di Balaka, delle ragazze, delle loro necessità, dei loro sogni; tanto è stato fatto fino ad oggi per quelle giovani donne desiderose di essere un domani un riferimento per la loro società.

Ma ora anche noi possiamo intraprendere una nuova strada seguendo la nostra canossiana che non è più dedicata principalmente alla formazione scolastica perchè opera da qualche mese a circa 70 km di distanza in un contesto molto più povero dove le necessità della gente sono quelle più essenziali.

Nel nuovo ambiente, ogni giorno infatti accoglie, ascolta e cerca di esaudire le richieste di tutte le persone che bussano alla porta delle suore e che chiedono da mangiare, chiedono di fare qualche piccolo lavoretto per avere in cambio, magari dopo giorni  di digiuno, qualcosa da mettere sotto ai denti.

Proviamo a starle vicini in questa nuova realtà?

Facciamo come lei e, anche se il nostro cuore continuerà a palpitare per le ragazze di Balaka, apriamoci alla nuova realtà missionaria di Nsanama di cui ora vi rendiamo partecipi.

Si tratta di  un piccolo centro rurale dove la gente lavora prevalentemente i campi e vive di quello che coltiva: granoturco, riso e qualche verdura da vendere al mercato. 

 

Spesso il cibo non basta alle famiglie perchè ancora oggi il lavoro nei campi ed i raccolti sono scanditi dalla stagione delle piogge.

La gente è molto semplice e di molteplici confessioni religiose che si rispettano e convivono – i mussulmani sono la maggioranza -.

Insieme affrontano le sfide di ogni giorno e  cercano di superarle con coraggio, fiducia e fede nel loro Dio perchè il Dio della vita c’è per ognuno e a quel Dio fanno affidamento, indipendentemente dal nome con cui lo invocano. 

La piccola comunità delle suore Canossiane condivide con loro le giornate e accompagna la crescita di ciascuno con l’esempio nella fede, nell’impegno e con  tutta la generosità di cui è capace il loro grande amore.

Dai bambini della materna, ai ragazzi della terza media, ai giovani in cerca di lavoro, alle mamme, agli anziani e agli ammalati, per tutti c’è un cuore aperto ed il dono dell’ascolto e della solidarietà.

Come disse madre Teresa di Calcutta: non grandi cose, ma piccole cose fatte con grande amore…

Ma come possiamo esserle di aiuto?

Certamente non solo con la preghiera ma anche concretamente partecipando alla realizzazione del Progetto Nsanama-Mangochi descritto nella locandina che apre questa pagina e che riporta anche le modalità per versare eventuali contributi.